studio dentistico novara | Alessandro Miggiano

Piercing in bocca: una moda che presenta il conto

I piercing in bocca, cioè tutti quei gioiellini inseriti tramite perforazione sulla lingua, sulle labbra o sulle guance, sono molto diffusi tra i giovani e i giovanissimi. Eppure, ancora più dei tatuaggi, altra moda di successo, i piercing presentano rischi ben precisi. Rischi che purtroppo non vengono mai calcolati quando ci si fa “forare”, ma di cui si prende consapevolezza solamente dopo, quando ormai è troppo tardi e si deve intervenire.

Come prova dell’esistenza di questi rischi, un semplice dato: dopo quattro o cinque anni dall’impianto, quasi la metà di coloro che portano piercing metallici presenta qualche tipo di danno. Tipicamente un dente scheggiato o graffiato, ma a volte anche peggio.

Vediamo di capirne le ragioni.

La pericolosa abitudine di “giocherellarci”

Almeno i tre quarti di ha piercing in bocca ha il vezzo di giocherellarci con la lingua o con le mani. Un’abitudine che per molti diventa un quasi un tic inconsapevole che si attiva in automatico in momenti di noia o quando si scarica un po’ di stress.

A lungo andare, il continuo giocherellare graffia la superficie dei denti ed esercita una forza anomala su alcuni di essi fino a spostarne la posizione. Eventualità che non di rado rende necessario un intervento per correggere un diastema (lo spazio tra i denti) causato appunto dall’abitudine di spingere con la lingua il piercing tra gli incisivi.

La costanza di questa azione graffiante, tra l’altro, non è evitabile perché i piercing sulla lingua non possono essere rimossi e poi rimessi, ad esempio di notte. La lingua, infatti, è fortemente vascolarizzata e il buchino sulla sua superficie si chiuderebbe subito una volta tolto il piercing.

I rischi

In generale, le complicazioni più comuni (immediate e a lungo termine) dei piercing sono le seguenti:

  • infezioni causate dai batteri contenuti nella bocca o dall’eccesivo contatto delle mani con il piercing: spesso non si pensa a quanto sia pericoloso toccare la bocca con le mani sporche, specie se si è fuori casa e magari ci si muove con i mezzi pubblici;
  •      dolore e gonfiore da rigetto, un rischio che esiste sempre;
  •      denti scheggiati o con crepe, soprattutto se ci si giocherella con la lingua e si esercita pressione in maniera continuativa;
  •      abrasioni dello smalto;
  •      danni alle gengive: la retrazione delle gengive è molto comune. I colletti dentali si scoprono e aumenta la sensibilità alle temperature basse o alte.

Piercing in bocca

I consigli per chi non vuole farne a meno

Se non ci si vuole sottrarre a questa moda, ci sono delle precauzioni da adottare. Attenzioni che comunque non mettono al riparo da complicazioni o danni.

Rivolgersi ad una struttura specializzata e a norma

Come suggerisce anche l’ANDI – l’Associazione nazionale dentisti italiani – è necessario verificare la professionalità e le condizioni igieniche di chi applica questi piercing. Inoltre, è sempre bene diffidare di prezzi eccessivamente bassi o di strutture segnalate male o in maniera imprecisa e incompleta.

Occhio anche al passaparola! Non sempre è garanzia di qualità.

Alimentazione post perforazione

Ci possono volere anche otto settimane per “guarire” dal gonfiore causato dalla perforazione. In questo periodo di tempo, come per ogni intervento che interessi la bocca, andrebbero evitati cibi e sostanze che possono irritare ulteriormente la bocca.

No ad alimenti piccanti o molto speziati, a cibi troppo duri, alcol e fumo.

Infine, pulire bene i denti, facendo risciacqui con collutorio o acqua salata tiepida.

Pulire anche il piercing

Oltre alla normale igiene orale tre volte al giorno dopo i pasti, bisogna pulire con regolarità anche il piercing stesso, perché esattamente come avviene tra i denti, il tartaro o i residui di cibo possono formare depositi e predisporre alla formazione di carie.

Tenere d’occhio le gengive

Se i danni agli elementi dentali sono per lo più di natura traumatica o da graffio, c’è anche un buon rischio di ritrazione delle gengive.

Il consiglio è quello di tenerle sotto controllo, attraverso periodiche visite preventive dal dentista di famiglia che valuterà la condizione generale delle mucose.

I soggetti ai quali il piercing è sconsigliato

Sempre l’ANDI raccomanda particolare cautela a tutti i portatori di protesi o di otturazioni. In questi casi va preventivamente interpellato il proprio dentista di fiducia.

I piercing orali, infine, sono vivamente sconsigliati a chi pratica sport agonistici, sport da contatto o attività “estreme”. E qui le ragioni sono abbastanza semplici da intuire.  

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